Buona sera , sono mesi che sto cercando di avere dei CHIARIMENTI da parte delle Istituzioni preposte al problema ma non riesco ancora a venirne a capo. Mi presento sono -------------- Presidente e fondatore della " --------------- a.s.d." fondata nel ------ e tutt'oggi siamo circa 80 Tesserati che pratichiamo il PODISMO nelle varie manifestazioni sia Competitive (Maratone e ultra con Certificato Agonistico rilasciato USL )e Manifestazioni NON Agonistiche ( con Certificato Non Agonistico rilasciato dal Medico Sportivo USL ) ma da un pò di tempo ci sono nella Società persone che praticano soltanto delle passeggiate Domenicali e coloro rientrano nell'Attività LUDICO MOTORIE. Le Istituzioni mi continuano a dire che non servono Certificazioni e sono d'accordo ma mi puoi spiegare la Differenza tra passeggiate LUDICO Motorie e Competitive qual'è .
In qualità di Presidente dal momento in cui una persona viene ad iscriversi nella Società Sportiva basta fargli firmare un'informativa della legge 35 della regione Toscana e l'impegnativa che colui "PARTECIPERA' ESCLUSIVAMENTE A Manifestazioni LUDICO MOTORIE " in qualità di PRESIDENTE sono coperto da RISCHI se praticheranno una Disciplina Agonistica? Grazie e Buon lavoro
Gentile sig ---------,provo a rispondere per quanto mi è possibile:
Mi sembra di comprendere in base a quanto da lei esposto che il problema sia che l'atleta, pur dichiarando la sua volontà di partecipare esclusivamente a manifestazioni ludico motorie e in base a questa dichiarazione venga tesserato, possa poi partecipare a manifestazioni di carattere competitivo "aggirando" così la necessaria certificazione.
Premesso che la differenza tra passeggiate ludico motorie e attività agonistiche e non agonistiche (meglio direi competitive) è proprio nell'assenza di competizione che deve caratterizzare le ludico motorie e quindi niente ordine di arrivo, niente classifiche, niente cronometraggio etc.,credo che si debba tener conto della documentazione richiesta per l'affiliazione e tesseramento dall'Ente (FSN o di promozione) al quale la sua Società fa riferimento.
Infatti le norme dicono che sono gli Enti promotori (Federazioni Sportive Nazionali e Enti di Promozione) a qualificare l'attività svolta dai propri tesserati nei regolamenti per il tesseramento annuale con apposite delibere e nella grande maggioranza (per quanto mi è dato di conoscere) il tesseramento è vincolato alla presentazione del certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica o non agonistica, a prescindere da quale sarà poi l'attività realmente praticata dall'atleta.
Esiste poi un altro obbligo, questo sancito dalla Legge Regionale (Art. 7), per gli organizzatori di manifestazioni e i Presidenti di Società,di accertarsi e garantire che i partecipanti siano in regola con la certificazione richiesta per quella manifestazione.
Quindi se la Società da lei presieduta fa riferimento ad un Ente che nel suo Regolamento per il tesseramento chiede esplicitamente il certificato di idoneità (agonistica o non agonistica), il problema è risolto "alla radice". Ne scaturirebbe l'obbligo a prescindere dal tipo di attività svolta.
Se ciò non fosse a mio avviso è inutile che lei faccia firmare una impegnativa che assolutamente non la "copre" nel caso l'atleta partecipi ad una manifestazione competitiva, in quanto le corre l'obbligo (quale Presidente) di accertarsi (per quanto sopra richiamato) che sia in regola.
Cordiali saluti