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Giornata mondiale contro il diabete: si vince con l'attività fisica (Corriere della Sera 15/11/2011)

 

Corriere della Sera 15  Novembre 2011

Giornata mondiale contro il diabete:
si vince con l'attività fisica

Il 12,6% degli italiani adulti - 6,5 milioni di persone - è a rischio: lo sport migliora la glicemia e riduce la mortalità

L'INIZIATIVA

Giornata mondiale contro il diabete:
si vince con l'attività fisica

Il 12,6% degli italiani adulti - 6,5 milioni di persone - è a rischio: lo sport migliora la glicemia e riduce la mortalità

MILANO - Il 12,6% degli Italiani adulti - quasi 6,5 milioni di persone - è a rischio di sviluppare il diabete e, tra loro, solo uno su quattro (26%) ne è consapevole. Inoltre, solo il 50% degli Italiani è a conoscenza del fatto che il diabete possa causare disturbi cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte legata alla malattia, ed è responsabile di 75.000 infarti del miocardio e di 18.000 ictus ogni anno nel nostro Paese.

TRE MILIONI DI MALATI - Questi e altri dati sono frutto di un’indagine condotta, su un campione di 500 persone rappresentativo della popolazione italiana, dall’istituto TNS Gallup per conto di Novo Nordisk. La ricerca è stata presentata lunedì in occasione del Changing Diabetes Sport Day organizzato per celebrare la Giornata Mondiale del Diabete, a Roma, nel Salone d’Onore del CONI, da Diabete Italia, Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici-ANIAD e Federazione Italiana Hockey. Il diabete è una malattia in forte crescita anche nel nostro Paese e riguarda oltre 3 milioni di persone, il 5-6% della popolazione. Negli ultimi 10 anni il numero di persone colpite da questa malattia è quasi raddoppiato in Italia e questi dati ci fanno capire come la crescita nei prossimi anni sarà esponenziale», ha detto Umberto Valentini, Presidente di Diabete Italia, l’organizzazione che raccoglie le principali associazioni di volontariato fra persone con diabete e le società scientifiche della medicina specialistica, generale e dei professionisti sanitari coinvolti nella cura e nell’assistenza. «E’ fondamentale intervenire subito con un’attenta opera di prevenzione, volta a migliorare le conoscenze e gli stili di vita dei nostri connazionali», ha proseguito. 

SI VINCE CON L'ATTIVITA' FISICA - Attenzione alla dieta e all’attività fisica per battere sul tempo il diabete: è il tema della Giornata mondiale 2011. E’ infatti dimostrato come la pratica regolare di esercizio fisico migliori glicemia, pressione e riduca la mortalità: tanto è vero che il “muoversi” è sempre uno dei primi consigli di ogni medico. Curioso notare, tuttavia, ancora secondo l’indagine TNS Gallup, come il 58% degli Italiani ad alto rischio di diabete, pur pensando che la sedentarietà ne aumenti la probabilità, si “muova” meno della media della popolazione: 3 ore alla settimana contro 5 ore alla settimana. «Per ricordare quanto l’attività fisica, sotto forma di sport agonistico, amatoriale o di semplice abitudine per tenersi in forma, sia importante per prevenire il diabete o curarlo, perché migliora molti parametri biologici come glicemia, trigliceridi, colesterolo HDL e complessivamente il rischio cardiovascolare, favorisce un ottimale stato psicologico riducendo i livelli di ansia e la depressione, rinforza l'autostima, abbiamo voluto organizzare questa manifestazione nella sede della Comitato Olimpico Nazionale», ha spiegato Gerardo Corigliano, Presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD).

CHANGING DIABETES - Nel corso della manifestazione sono stati presentati numerosi progetti e imprese, pensati e portati a termine da persone o atleti con diabete, e sono stati consegnati i premi «Changing Diabetes per lo Sport 2011» a 8 atleti con diabete, che si sono particolarmente distinti per meriti sportivi e sociali:  Emanuele Greco (hockey), Vittorio Fargnoli (rugby), Damiano Julio (nordic walking) Marco Mangiarotti (triathlon), Emanuele Marino (boxe thailandese), Nicola Marsella (pallavolo), Livia Nicolucci (pattinaggio), Federica Varbella (ciclismo). «Il Changing Diabetes Sport Prize è una delle numerose iniziative del progetto internazionale ChangingDiabetes promosso da Novo Nordisk per imprimere una svolta concreta al modo di guardare al diabete e alle persone che ne soffrono, che devono essere al centro del sistema di assistenza e di cura. Intende valorizzare la motivazione di atleti che trovano, nella loro condizione un ulteriore sprone per dimostrare che la persona con diabete non è diversa, anzi in moltissimi casi è migliore», ha commentato Lorenzo Mastromonaco, Vice Presidente per l’Europa di Novo Nordisk.  Lunedì sera, inoltre, nel corso di una cerimonia presso la residenza dell’Ambasciatore di Danimarca in Italia, Birger Riis-Jørgensen, saranno consegnate a importanti personalità del mondo politico e sociale italiano, le Medaglie “August e Marie Krogh” 2011. La medaglia commemora il Premio Nobel 1920 per la Fisiologia e la Medicina August Krogh, e la moglie Marie, compagna nella vita e nel lavoro, malata di diabete, per amore della quale il medico danese si ingegnò nel mettere a punto il processo industriale di produzione dell'insulina.

Redazione Online Salute14 novembre 2011 (modifica il 15 novembre 2011)