ITALIA OGGI 3/10/2011
Rendicontazione periodica
Una Asd di recente costituzione, in virtù della redazione del rendiconto periodico di gestione e quindi della predisposizione del sistema di rilevazioni contabili, chiede di conoscere quale criterio adottare, quello di cassa o quello di competenza, alla luce della normativa in vigore.
S.P.
Risponde Maurizio Mottola
Con riferimento agli enti non profit (Enp) non sono previste dalla normativa in vigore delle disposizioni specifiche in merito alle rilevazioni periodiche e alla redazione del bilancio d'esercizio.
Per tali soggetti occorre pertanto fare riferimento a quanto previsto in materia contabile dallo statuto sociale e dalla prassi corrente.
La mancanza di precisi riferimenti normativi in materia contabile comporta il rischio di rendere poco comprensibili i bilanci degli Enp da parte di tutti i lettori e portatori di interesse.
In virtù di ciò e in considerazione della sempre maggiore importanza in termini quantitativi e qualitativi che caratterizza il settore non profit, l'Agenzia per il terzo settore, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e l'Organismo italiano di contabilità hanno istituito un tavolo tecnico tramite cui definire i Principi contabili per la redazione del bilancio degli Enp che non sono tenuti alla applicazione di particolari disposizioni di legge in materia.
Tali Principi si poggiano sugli schemi di bilancio predisposti dall'Agenzia per il terzo settore attraverso l'Atto di indirizzo «Linee guida e schemi per la redazione dei bilanci d'esercizio degli enti non profit».
Il Principio contabile n. 1 «Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non profit», è stato redatto nel mese di maggio 2011 e pubblicato il mese successivo.
Tale documento si applica a partire dagli esercizi chiusi successivamente al 31 dicembre 2011 (pur essendone raccomandata l'applicazione anticipata).
Con riguardo specifico ai principi generali di redazione, è previsto da tale documento che tutti i bilanci degli Enp siano redatti secondo il «principio della competenza economica», pur in assenza di norme cogenti, in quanto più adatti a fornire informazioni alla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.
È tuttavia consentito agli enti di minori dimensioni di redigere il bilancio secondo il «principio di cassa», pur essendo raccomandabile l'adozione della competenza economica se compatibile con la struttura amministrativa, al fine di una rappresentazione più veritiera e corretta della situazione dell'ente.
Sono considerati «enti non profit di dimensioni minori» gli enti con proventi e ricavi annui inferiori a 250.000 euro.