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Redditi di lavoro autonomo - Istruttore esente fino a 7.500,00 Euro

L'Esperto risponde - Il sole 24 Ore
19.9.2011

- Redditi di lavoro autonomo - ISTRUTTORE DI NUOTO ESENTE FINO A 7.500 EURO

Un chinesiologo con partita Iva, iscritto all'albo dei chinesiologi e alla gestione separata Inps, svolge la sua attività presso un centro di riabilitazione. Inoltre, percepisce dei compensi da una piscina come istruttore di nuoto. Questi compensi sono da considerare come redditi diversi, ex articolo 67, comma 1, lettera m) del Tuir e, di conseguenza, non concorrono alla formazione del reddito complessivo sino a un importo di 7.500 euro? Oppure, essendo percepiti da un soggetto con partita Iva, vanno fatturati e, quindi, concorrono alla formazione del reddito professionale?




CRISTIANA FERRUA - SANT'ALBANO STURA
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La possibilità di beneficiare della detassazione dei redditi conseguiti dagli sportivi dilettanti, ivi compresi gli istruttori, entro il limite massimo di 7.500 euro, è subordinata alla sussistenza di una serie di condizioni. Infatti, come ricordato dal lettore, le prestazioni in discorso di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m) del Tuir non devono avere natura professionale. Inoltre, i relativi compensi devono essere erogati da una società o associazione sportiva dilettantistica, quindi in possesso dei requisiti di cui all’articolo 90 della legge 289/2002. Nel caso di specie, è necessario verificare preliminarmente se le prestazioni di istruttore di nuoto debbano essere "attratte" nell’attività svolta professionalmente, cioè quella concernente le prestazioni di riabilitazione. A tale proposito, è possibile osservare che se anche un istruttore di nuoto è in possesso delle nozioni motorie di base che possono essere utilizzate anche nello svolgimento dell’attività professionale presso il centro di riabilitazione, si ritiene che non operi la predetta attrazione. Pertanto, il semplice possesso di una partita Iva non rappresenta una condizione sufficiente per ritenere che l’attività di istruttore venga svolta professionalmente. Sarebbe però utile poter verificare in concreto con quale frequenza e impegno l’attività sportiva venga in concreto esercitata. Ciò al fine di escludere completamente il carattere di professionalità di questa attività. In questo caso, l’istruttore potrà beneficiare dell’esclusione completa dalla tassazione dei compensi percepiti entro la soglia massima di 7.500 euro.