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Sempre giovani con l'allenamento (La Gazzetta dello Sport 6/1/2010)

Sempre giovani con l'allenamento

 

MILANO, 6 gennaio 2010 - Un’attività fisica intensa e praticata da anni ha un effetto anti-età, in quanto in grado di contrastare l’invecchiamento a livello cellulare. Un effetto reso possibile dall’azione esercitata sui telomeri, le sequenze di Dna che proteggono come dei cappucci le estremità dei cromosomi che, invecchiando, si accorciano provocando così la morte delle cellule. Il recente studio effettuato dalla Saarland University di Homburg in Germania conferma quello precedente inglese condotto dalla ricercatrice Lynn Cherkas del King's College di Londra che, per la prima volta, aveva quantificato esattamente i benefici dell’attività motoria in termini non solo di migliore qualità di vita, ma anche di maggiore permanenza in questo mondo. C’era riuscita proprio misurando la lunghezza dei telomeri, ritenuti l’unità di misura scientificamente più credibile per valutare l’età biologica di noi umani.

studio — La Cherkas era giunta a dimostrare il potere di ringiovanimento dell’attività fisica studiando 2401 coppie di gemelli sottoposti all’esame del Dna e, in seguito, a un questionario sul loro stile di vita. Ebbene, l’esito delle analisi aveva dimostrato, senza ombra di dubbio alcuno, che il fratello sedentario era biologicamente più vecchio di quello sportivo e che, quindi, esisteva una stretta relazione tra lunghezza dei telomeri e quantità di attività motoria praticata. La differenza di lunghezza dei telomeri tra chi praticava sport per almeno 3 ore e mezza a settimana e chi invece si muoveva al massimo per 16 minuti nel medesimo arco di tempo era di 200 nucleotidi (le singole basi del Dna) che, in termini di anni, significa dieci di meno per gli individui più dinamici. La scienziata aveva motivato questa stupefacente capacità dello sport di rallentare l'effetto di accorciamento dei cromosomi, e quindi l'invecchiamento, grazie alla sua capacità di ridurre e contrastare lo stress ossidativo che, con il passare del tempo, "brucia" il corpo.

università — Ora il team di scienziati tedeschi è andato oltre, scoprendo che un allenamento costante e protratto negli anni attiva la telomerasi, un enzima che permette la ricostruzione dei telomeri mancanti, in modo da mantenere integri i cromosomi. E’ riuscito nell’intento misurando l’estensione dei telomeri nei campioni di sangue prelevati a un gruppo di sportivi professionisti e comparandoli a quelli di persone della stessa età in buona salute, non fumatrici, ma sedentarie. Ma se i 10 anni di giovinezza dichiarati dalla dottoressa Lynn Cherkas non vi sono sufficienti, vi proponiamo allora la più vasta indagine mai effettuata sulla salute e sulle abitudini alimentari condotta ancora da ricercatori inglesi, ma questa volta dell'Università di Cambridge e del Medical Research Council. Sono state sottoposte a indagine e monitorate per 11 anni tramite un questionario in cui si stimava lo stile di vita dando un punteggio da 0 a 4, ventimila persone adulte che non avevano mai avuto tumori, né patologie cardiovascolari. Ebbene, al termine della sperimentazione si è scoperto che coloro che avevano quantizzato un punteggio pari a ‘0’, corrispondente alla assoluta noncuranza di alcuna delle quattro regole, presentavano una frequenza di mortalità quattro volte superiore a quella dei partecipanti classificati con un 4, e che con un punteggio nullo si avevano gli stessi rischi di mortalità di chi ha 14 anni di più con un punteggio massimo.

Mabel Bocchi© RIPRODUZIONE RISERVATA