Se fai il pieno fai meno fatica
Alimentarsi durante gli sforzi moderati aiuta il risultato. E subito dopo fa scattare il recupero
MANLIO GASPAROTTO MILANO Fare sport a digiuno? Generalmente è un errore. E sottolinearlo non è scontato come sembra. Perché il cibo e i liquidi che ingeriamo non sono energia da bruciare durante lo sforzo, ma anche uno strumento fondamentale per il dopo, il momento del recupero. Bere e mangiare sono esercizi fondamentali da compiere prima durante e immediatamente dopo lo sport. Aerobico Di questo e di molto altro si è parlato sabato a Milano nel convegno - promosso da Equipe Enervit - su nutrizione e salute, aperto dalla relazione del professor Giancarlo Carli dip. Fisiologia dell' Università di Siena che, tra l' altro, ha sottolineato l' esigenza di valutare sempre l' intensità di un lavoro per scegliere la benzina. Perché anche durante un esercizio aerobico prolungato, a un' intensità costante di circa il 70% delle nostre capacità «si assiste a una caduta progressiva della glicemia e dell' ossidazione dei carboidrati associata all' aumento dell' azotemia e all' instaurarsi della fatica, e così ci si ferma in circa 90 minuti. In atleti ben allenati lo stop arriva in 2 ore. E sempre per fatica. Che la somministrazione orale di glucosio invece ritarda». I dati illustrati da Carli parlano di fatica e non di esaurimento delle scorte, anche se il risultato per l' atleta può essere lo stesso: «O si rallenta e si rovina la prestazione, o ci si ferma. Invece l' ingestione di carboidrati aumenta la capacità di endurance migliorando, almeno in parte, l' energetica muscolare». Lavori ad alta intensità Cambia tutto se l' intensità del lavoro supera l' 80% anaerobica: l' ingestione di carboidrati «non migliora la performance e non modifica la latenza della fatica». In sostanza, quando andate a tutta che si pedali, si corra o altro assumere zuccheri non modifica la prestazione mentre al diminuire della richiesta corrisponde l' aumento dell' importanza degli zuccheri presi durante lo sforzo. Recuperare dopo Se Carli ha spiegato «l' importanza del durante», molti colleghi hanno sottolineato l' esigenza del recupero già nell' immediato dopo gara. Gli studi evidenziano che assumere zuccheri e proteine nelle ore immediatamente successive allo sforzo, quando comincia il ristoro nei muscoli depauperati dal lavoro e il ripristino delle scorte di glicogeno, esalta le risposte del nostro corpo e lo prepara all' allenamento/gara successivo. Si parlava di zona alimentazione in equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi, con rapporto 40-30-30, con cibo assunto ogni 4-5 ore ma si è detto che durante e subito lo sforzo il corpo non ha problemi bensì benefici anche da un' assunzione sbilanciata di nutrienti - che ovviamente vanno scelti in funzione del momento e della disciplina, un maratoneta e un ciclista non hanno le stesse esigenze e possibilità. RIPRODUZIONE RISERVATA **** COSÌ LA RISPOSTA METABOLICA CON IL GLUCOSIO E SENZA D' ARCO D' ARCO
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