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Sport: quando le articolazioni si infiammano

 

www.supersalute.it   15.11.2010

 

Sport: quando le articolazioni si infiammano

Lo sport fa bene. È fuor di dubbio. Mantiene elastici, tonici, in forma. Ma se non lo si pratica con criterio, può anche provocare danni, specie alle articolazioni. Vediamo come prendercene cura.

Lo sport fa bene. Mantiene elastici, tonici, riduce il rischio cardiovascolare, il peso in eccesso, lo stress. E non solo. A patto di sceglierlo e praticarlo tenendo conto delle proprie possibilità, del livello di preparazione atletica e dell’età.

Perché se, per certi aspetti, può essere vero che la vita inizia a 40 anni, nel caso dell’attività fisica, non è esattamente così e non tenerne conto significa esporsi a danni quasi certi a livello articolare e muscolare.

Neppure i più giovani, d’altro canto, possono ritenersi completamente al riparo da strappi, contusioni o distorsioni accidentali né da più subdole ma altrettanto dolorose infiammazioni da sovraccarico.

Basta un movimento brusco, un piede in fallo, uno scontro con un compagno di squadra o l’insana voglia di strafare per accelerare i tempi dell’allenamento o raggiungere obiettivi obiettivamente inarrivabili.

Per trarre dall’attività fisica tutti i possibili benefici senza correre inutili rischi bastano un po’ di cautela e ragionevolezza. Quando, invece, ormai il danno è fatto, esistono accorgimenti pratici e preparati antinfiammatori topici che aiutano a evitare eccessive sofferenze.

Spunti di prevenzione pratica

Il primo elemento da considerare per evitare indolenzimenti o infiammazioni articolari da sport è il carico: non soltanto quello imposto dal tipo di movimento eseguito, dallo sforzo necessario o dagli attrezzi utilizzati, ma soprattutto quello fisiologico, legato al peso corporeo.

La stessa mezz’ora di corsa al giorno, per esempio, può fare molto bene a una persona di 50-60 kg mentre può essere deleteria per un’altra che di chili ne pesa 130; persona quest’ultima che potrebbe, invece, trarre notevole giovamento da sport che non sovraccaricano le gambe né la colonna vertebrale, come la bicicletta o, ancor meglio, il nuoto.

Ulteriori aspetti da non sottovalutare riguardano la tecnica e l’allenamento. Che si tratti fare jogging, giocare a calcio o sciare, esistono regole ben precise (posizioni da assumere, movimenti da privilegiare o evitare, tempi e modalità dell’allenamento).

Un buon allenamento è fondamentale

Le regole di un buon allenamento devono essere apprese e applicate correttamente, ricordando di far precedere e seguire ogni sessione d’esercizio da fasi di riscaldamento e defatigamento/stretching, essenziali per evitare strappi e indolenzimenti. In sintesi: lo sport non si improvvisa.

Se, poi, si decide di ricominciare a praticare attività fisica dopo alcuni mesi o anni di interruzione bisogna fare attenzione a procedere con umiltà e gradualità, eventualmente dopo aver chiesto consiglio al medico rispetto all’adeguatezza della pratica scelta in funzione dell’età e dello stato fisico generale.

Con un’ulteriore avvertenza, soprattutto per chi ha superato i 40-50 anni: gli esercizi più indicati, utili e sicuri, sono quelli che prevedono movimenti fisiologici, ossia gli sport e le ginnastiche più tradizionali.

Quando l’articolazione duole

In caso di contusioni, distorsioni articolari, vige la regola RICE: Rest (riposo), Ice (ghiaccio), Compression (compressione), Elevation (sollevamento). Vale a dire, innanzitutto, fermarsi e non usare ulteriormente, applicare ghiaccio (mai a diretto contatto con la pelle), spray refrigeranti o, in mancanza d’altro, semplice acqua fredda il più in fretta possibile e per almeno mezz’ora.

Poi, se effettivamente il trauma ha prodotto un danno non banale, fasciare (abbastanza stretto, ma senza ostacolare la circolazione del sangue) e tenere la parte colpita sollevata per evitare che si gonfi eccessivamente, soprattutto se si tratta di caviglia o ginocchia.

Oltre a questi accorgimenti, per attenuare dolore, gonfiore e infiammazione e favorire un recupero più rapido si possono applicare preparati topici in crema o in gel a base di antinfiammatori non steroidei (Fans), come ibuprofene, diclofenac o ketoprofene.

Basta stenderne una piccola quantità sulla zona colpita (pulita e asciutta) e massaggiare delicatamente fino a completo assorbimento, ripetendo l’operazione un paio di volte al giorno per non più di 4-5 giorni. Dopo questo periodo, se il dolore non è passato è necessario consultare il medico.

Rosanna Feroldi