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Cinque moglianesi provano l’impresa Coast to coast, 4.800 chilometri in bici
Cinque moglianesi adottivi sono partiti martedì scorso per gli States: si tratta di due inglesi, due svedesi e un italiano. Cosa sono andati a fare? I primi quattro sono appassionati della bicicletta, il quinto li segue come capo equipaggio crew chief-logistica. Alla spedizione se ne sono aggiunti altri cinque (due americani e tre inglesi) anche loro ciclisti. Formano un gruppo che si chiama “Mogliano Hillfighters” (i combattenti delle colline moglianesi) e parteciperanno alla gara Raam (Race Across America). E’ partita da Oceanside (California), alle ore 21 nostrane di sabato scorso. Sono impegnati nel percorrere 4.800 chilometri: devono attraversare 12 stati americani Arizona, Utah, Colorado, Kansas, Missouri, Mississippi River, Ilinois, Indiana, Ohio, West Virginia, Maryland e Pennsilvania). La gara finisce ad Annapolis, in Maryland.
La prova da superman si svolge tutta lungo le strade interne: il team di Mogliano è diviso in due gruppi da quattro corridori ciascuno. Ogni delegazione deve pedalare per 12 ore, a turno gli altri partecipanti dormono, si riposano e mangiano.
Il gruppo è composto da Allan Hargreaves (Gb), Kristofor Hargreaves (Gb), Korn Edward Ingvar (Swe), Johan Malmgren (Swe), David Miller (Gb), Ryan Van Duzer (Usa), Michael Brown (Usa) e Anthony Bradley (Uk). Il più giovane ha 31 anni , il più grande 68. La spedizione è completata da Luigi Verdecchia (Ita) e Roger McSweeney (Uk). Il tragitto va completato in 9 giorni, con traguardi volanti che attribuiscono punteggi utili nella classifica generale. Luigi e Roger sono quelli che hanno il compito di supportare gli atleti e occuparsi della sicurezza stradale. Non hanno gli sponsor, coprono tutte le spese personalmente. Il sindaco Flavio Zura dice che è orgoglioso di questa iniziativa, perché ci sono le persone che hanno scelto proprio Mogliano come loro seconda residenza e vogliono promuoverlo nel mondo, in questo caso da California a Maryland.
La Race Across America (Raam) si disputa dal 1982. E’ la più nota e lunga gara endurance al mondo: per partecipare tutti i concorrenti devono dimostrare la loro capacità di competere completando, in un tempo limite prestabilito, una delle numerose prove di qualificazione che si svolgono durante l’anno. La competizione è regolata dalle norme dettate dall’Ultra Marathon Cycling Association (Umca). La corsa fu organizzata per la prima volta da John Marino nel 1982. C’erano quattro concorrenti; John Marino, John Howard, Michael Shermer e Lon Haldeman. La gara prese il via da Santa Monica, California per finire all’Empire State Building di New York. Vinse Lon Haldeman. L’idea prese piede e l’evento è cresciuto col passare degli anni: addirittura la gara del 1986, fu trasmessa su Abc’s Wide World of Sports.
Negli anni sono state affinate le regole soprattutto nella categorizzazione dei partecipanti, ma il vincitore ufficiale è il primo concorrente in solitario che arriva al traguardo.
Durante gli anni il tracciato è variato, ma si è sempre svolto da ovest verso est. A differenza delle corse come il Tour de France, la Raam non ha tappe e non c’è una distanza specificata da compiere ogni giorno. Il vincitore è colui o colei che pedala il più veloce possibile facendo il minor numero di soste per riposare e rifocillarsi. Ogni corridore o squadra ha un supporto motorizzato formato solitamente da due componenti, che lo segue rifornendolo di cibo, acqua ed al caso può effettuare riparazioni meccaniche e di assistenza medica.
Durante la notte un veicolo con luci lampeggianti ha l’obbligo di seguire il corridore per garantire una soglia minima di sicurezza. L’obbligo di pedalare quasi ininterrottamente per giorni con poche ore di sonno, pone la prova nella categoria praticata dagli ultraciclisti. L’esposizione continua agli eventi esterni porta ad una dura selezione. solitamente il 50% dei partecipanti in solitario si ritira a causa di stanchezza o per ragioni mediche. Inoltre, visto che la gara si svolge su strade aperte al traffico, sono frequenti gli incidenti stradali con automobili o mezzi agricoli.
La tradizione moglianese nel portare lo sport in America risale dal 1992, dalla maratona a New York. Lo hanno fatto 22 anni fa Mario Astolfi, nel ‘96 Maurizio Luchetti, Patrizio Astolfi e Stefano Tamburrini, nel ‘99 Pietro Matricardi, Luigi Minnucci, Patrizio Astolfi, Massimo Bonfigli e Stefano Tamburrini. Nel 2007 toccò a Niko Petrelli, Claudio Candria e a David Contigiani, cinque anni dopo a Nico Petrelli e a Davide Contigiani (accompagnati dal sindaco Zura) ma quella volta la prova venne annullata per uragano.