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Fiscosport Newsletter edizione n° 2/2013 - QUINDICINALE del 24 gennaio 2013

DUE FILONI INTERPRETATIVI DELLE NORMATIVE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLE COLLABORAZIONI (SPORTIVE E AMMINISTRATIVO-GESTIONALI) NELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE A CONFRONTO: A QUANDO UNA NUOVA DISCIPLINA ORGANICA DELLA MATERIA? - Parte seconda - A cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
Prosegue in questa seconda parte l'analisi dei lavori svolti dalla Commissione di Studi per gli Enti Non Profit dell'Ordine dei dottori commercialisti di Milano, con la partecipazione di funzionari dell'Enpals, nel corso dei quali sono stati analizzati i due differenti filoni interpretativi attualmente rinvenibili nella prassi, in dottrina e in giurisprudenza riguardo alla normativa fiscale e giuslavoristica applicabile alle collaborazioni di carattere sportivo o amministrativo-gestionali.
Si tratta - lo ricordiamo -  di un primo filone di maggior "favor" per le Associazioni Sportive che si basa su una lettura dell'art.67, comma 1, lett. m) del T.U.I.R. che tende alla massima enfasi dell'intento di agevolazione fiscale della normativa riguardante le collaborazioni sportive e di un secondo filone che si basa invece su una più rigorosa lettura dell'art. 67 inquadrato con massima enfasi nell'ambito della categoria di "redditi diversi" intesi come redditi non classificabili in altre categorie reddituali ed in quanto tali limitati/limitabili ad un numero estremamente ristretto di fattispecie concrete.
Nella Prima parte l'analisi è partita dalla lettura estensiva dell'art. 67 succitato in forza della quale tutte le collaborazioni sportive sarebbero fiscalmente classificabili nella categoria reddituale dei "redditi diversi", escludendo soltanto quelle collaborazioni ricondotte per volere delle parti alla tipologia del rapporto di lavoro subordinato e quelle collaborazioni nelle quali il collaboratore sportivo è titolare di autonoma partita IVA e, come tali, inquadrabili nella tipologia reddituale del reddito di lavoro autonomo, e se ne sono analizzati i primi due dei quattro presupposti; in questa sede si concludono le riflessioni relative al c.d. primo filone interpretativo con la disamina degli ultimi due presupposti: il confronto con la disciplina dell'art.67, comma 1, lett. m) riguardante le collaborazioni coordinate e continuative di carattere amministrativo-gestionale e il concetto di esercizio "diretto" di attività sportive dilettantistiche.

 

 

Le risposte ai quesiti

Quesito N. 683 del 20/12/2012 - utente fiscosport n.1074 - prov. di PERUGIA
Sono il Presidente di una ASD affiliata ad una FSN che a breve cambierà nome, avrà un nuovo consiglio direttivo e opterà per la legge 381. Attualmente la Società fa un'attività praticamente nulla con nessuna entrata e nessuna uscita, con partecipazione però a gare federali. L'attuale bilancio si aggirerà sui 1000 ?. annui. In futuro intendiamo però andare a gestire un numero di Palestre su concessione comunale ed aumentare l'attività sportiva. La mia domanda: posso emettere fatture a coloro che utilizzeranno le Palestre da noi avute in gestione? Tali entrate sono commerciali o istituzionali, in queste fatture, emesse a carico di altre ASD praticanti diversi sport, l'IVA dovrà essere interamente versata o potremo trattenere 1/10?

Risposta a cura di Patrizia Sideri *, Consu lente Fiscosport Siena
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Quesito N. 682 del 15/12/2012 - utente fiscosport n. 8692 - prov. di VENEZIA
Salve. Sono il segretario di una A.S.D. di Venezia. Questa estate dovremo allestire una postazione per il nostro sport presso una località turistica. Gli ospiti della località potranno praticare lo sport pagando un "biglietto" o facendo un abbonamento per l'utilizzo della struttura e dell'attrezzatura che mettiamo a disposizione. Avendo per ora solo il C.F. ci hanno consigliato di aprire la partita Iva con applicazione legge 398 ed emettere i biglietti della Siae. L'evento durerà circa 2 mesi. Precisiamo che l'attività che svolgeremo sarà esclusivamente per lo sport che pratichiamo, pertanto attività istituzionale, ma sia a Soci che a non soci dell'associazione. Inoltre se facciamo corsi personalizzati basta l'emissione della ricevuta oppure bisogna prevedere un biglietto Siae specifico?

Rispost a a cura di Patrizia Sideri *, Consulente Fiscosport Siena
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Quesito N. 681 del 21/11/2012 - utente fiscosport n. 18012 - prov. di IMPERIA
Buongiorno, un'ASD regolarmente iscritta al CONI, che ha svolto finora solo attività istituzionale a favore dei propri associati, vorrebbe organizzare gite giornaliere per alcuni alberghi; quest'attività sarebbe occasionale, solo per un breve periodo: è considerata attività commerciale, i cui proventi saranno tassati ai fini IVA e IRES/IRAP?