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Incredibile Lambertucci, corre per gli States
e salva la vita di un giovane

Un 27enne, ferito e in stato confusionale, bussa al camper del "maratoneta di Dio", che riesce a chiamare i soccorsi dalla riserva Navajo

Ulderico Lambertucci corre lungo gli States

 

Ha bussato al camper di Ulderico Lambertucci e del suo team, infreddolito, sanguinante, e in stato confusionale. E se quel camper non si fosse rotto pochi giorni prima, quel 27enne Navajo, con ogni probabilità, non sarebbe ancora vivo. Lambertucci ha infatti deviato dal suo percorso originale, perché deve recuperare 201 km sulla tabella di marcia a causa del guasto meccanico, e si è addentrato nella riserva Navajo. Ecco l’avventura vissuta da lui e dal suo staff, come l’hanno descritta dagli States:

“Come spesso accade in questa parte desertica degli States ci accampiamo in mezzo al nulla. In questo caso non al lato della strada principale più trafficata ma leggermente defilati  in una strada sterrata parallela che probabilmente conduce in uno dei tanti piccoli accampamenti dei nativi della riserva. Tranquilli e seduti a fare 2 chiacchere appena dopo cena, sentiamo bussare alla porta del nostro camper senza vedere o sentire nessun mezzo avvicinarsi al nostro. Pensiamo a tutto. Apro e la scena che mi trovo di fronte non è tra le più entusiasmanti. Un ragazzo gravemente ferito con il volto e gli indumenti pieni di sangue.

E’ in completo stato confusionale ed in avanzato stato di ipotermia. Siamo infatti a svariati gradi sotto lo zero. Indossa solo dei pantaloncini corti, è senza scarpe con un solo calzino ed una felpa. Ci chiede aiuto. Cerchiamo di razionalizzare cosa sta succedendo. Afferro il telefono (abbiamo segnale) e chiamo immediatamente il 911. Grazie al navigatore riusciamo a fornire le nostre esatte coordinate in un’area particolarmente remota e priva di qualsiasi riferimento.

Grand Canyon - Desert View

 

Senza questo apparato tecnologico fortemente voluto da Mario avremmo forse perso qualche minuto che in caso di grave ipotermia  potrebbe anche risultare questione di vita o di morte.  Lo facciamo stendere e gli mettiamo addosso una coperta cercando di capire cosa gli sia successo. Neanche il tempo di preparare qualcosa di caldo che la polizia prima e l’ambulanza poi ci raggiungono.  Gli fanno delle domande ma le risposte sono confuse. E’ un nativo, ha 27 anni e dice di essere stato aggredito. Siamo lontani dalla verità. Lo avevamo visto camminare al lato della strada diversi km prima e probabilmente con la notte è caduto in uno dei piccoli burroni presenti nella zona. Le rocce sono affilatissime e anche qualche bicchiere di troppo ha influito su tutto l’accaduto”.