Sport e farmaci:
Uno sportivo su 2
fa uso di integratori,
uno su 7 di creatina
L'80% degli intervistati ritiene che anfetamine, steroidi anabolizzanti e cocaina siano dannosi alla salute, mentre solo il 3-6% ritiene, invece, dannosi gli integratori. Eppure, a conti fatti, a usare queste sostanze non sono poi in così pochi: agli integratori alimentari, tanto per fare un esempio, ricorre un atleta dilettante su 2. Il 15% di chi frequenta palestre e centri estetici fa poi uso di anti-infiammatori e creatina, uno su 10 assume diuretici, il 7-8% prende steroidi anabolizzanti, il 6% consuma anfetamine e, per finire, il 2-3% degli intervistati non si fa mancare cocaina ed Epo. È quanto emerge da un'indagine condotta dall'Istituto Doxa in collaborazione con il Dipartimento Medicina del Lavoro dell'Università degli Studi di Milano e l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, realizzata intervistando 289 frequentatori di palestre e 30 gestori sull'utilizzo e sulla conoscenza di integratori e sostanze dopanti.
Dalla ricerca emerge che il 67% degli atleti e il 57% dei gestori di palestre pensa che gli atleti sottovalutino gli effetti dannosi legati all'uso di sostanze dopanti, e il 74% degli atleti e il 60% dei gestori ritengono che anche la stampa sottovaluti questi effetti. Solo il 2% degli atleti e il 7% dei gestori ritengono che l'atleta prima di farne uso si debba rivolgere al medico per un consiglio; le percentuali diventano ancora più basse (rispettivamente dell'1 e del 3%) per le altre sostanze dopanti.
Quanto, in particolare, all'efficacia degli integratori, "sull'efficacia di questi prodotti non c'è nessun riscontro scientifico - spiega Silvio Garattini, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri -. Sono prodotti che, rispetto a quanto promesso, non sono utili, anche perché oggi l'alimentazione è talmente varia che risponde facilmente ai bisogni dell'organismo".
di Miriam Cesta (05/11/2010)